Lavoro con il corpo

Ricordiamo il passato non solo con parole, immagini e storie, ma anche attraverso abitudini stabili e costanti legate a tensioni muscolari, movimenti e posture. I nostri corpi rispondono continuamente a ciò che sta accadendo, a come gli altri ci trattano e a come ci sentiamo dentro.

“Psicoterapia Sensomotoria” Pat Ogden

TECNICHE DI CONSAPEVOLEZZA E REGOLAZIONE EMOTIVO-CORPOREA

Nel corso della mia esperienza come psicoterapeuta mi sono presto resa conto di come il corpo comunichi quello che le parole non dicono, confondono o nascondono e che spesso emozioni e pensieri trovano sfogo e chiarezza nell’azione e nel movimento piuttosto che nei ragionamenti.

Questo mi ha portato a focalizzare sempre di più la mia attenzione sulla dimensione corporea e sull’integrazione dell’unità mente e corpo. Ho così esplorato il mondo di tecniche psicocorporee come la Psicoterapia Sensomotoria e lo yoga per integrarle nel mio metodo di lavoro.

Considero questi approcci un completamento e un notevole arricchimento delle tecniche tradizionali di psicoterapia, tuttavia non impongo mai il loro utilizzo ma li propongo lasciando al paziente la libertà di scegliere se integrarli nel nostro percorso.

LA PSICOTERAPIA SENSOMOTORIA E LO YOGA

La Psicoterapia Sensomotoria (SP) considera centrale il corpo e si basa sullo sviluppo delle capacità di ascolto, comprensione e regolazione delle proprie sensazioni corporee attraverso esercizi pratici. Queste capacità sono fondamentali per divenire maggiormente consapevoli di sé e dei propri bisogni e per individuare strategie efficaci per mantenere uno stato di equilibrio psicofisico.

Con il tempo ho cominciato ad integrare gli esercizi di SP con tecniche derivanti dalla pratica dello yoga. Ho scelto di seguire questa strada perché ne ho personalmente sperimentato i benefici e perché gli assunti e le indicazioni di questa disciplina rappresentano spesso la base su cui si sono sviluppate le attuali tecniche psico-corporee.

IL LAVORO CORPOREO IN QUATTRO FASI

PRIMO PASSO: CENTRARSI E RADICARSI

Il primo passo per poter stare in contatto in sicurezza con le nostre sensazioni corporee è imparare a trovare un proprio senso di stabilità e calma e le strategie per raggiungerlo. Cercheremo insieme questa sensazione attraverso semplici esercizi fisici derivati dallo yoga, dalla SP e dalle tecniche di rilassamento.

Un secondo obiettivo di questa fase è cominciare a riconoscere quando usciamo dallo stato di calma e lucidità e come fare per “tornare con i piedi saldamente al suolo”. Particolarmente utili per raggiungere questo obiettivo sono le tecniche di monitoraggio, respirazione e rilassamento muscolare.

SECONDO: IMPARARE AD ASCOLTARSI

In questa fase approfondiremo le tecniche di consapevolezza corporea.

Il corpo ci invia continuamente segnali su come stiamo e sull'impatto che hanno su di noi le situazioni e le persone con cui interagiamo. Quando impariamo ad ascoltarlo ci rendiamo anche conto che spesso ci suggerisce quali sono i nostri reali bisogni e quale strada seguire per prenderci cura di noi. Si tratta quindi di un prezioso consigliere ma non sempre siamo in grado di ascoltarlo.

Per sentire i segnali del corpo occorre fare un bel respiro, mettere a tacere la mente e imparare a percepirsi. Le tecniche di scansione corporea e di concentrazione derivanti dalle tradizioni meditative orientali sono uno strumento utilissimo per far questo.

Obiettivo particolarmente importante in questa fase è imparare a fidarsi del proprio corpo e sostenere le sue reazioni ascoltandosi con accettazione e curiosità.

TERZO: COMPRENDERE E REGOLARE LE PROPRIE EMOZIONI

In questa fase ci focalizzeremo sulla “traduzione” delle sensazioni provate in emozioni. Comprendere come si manifestano in noi attraverso il corpo le nostre emozioni è il primo passo per gestirle. Esploreremo insieme differenti tecniche di regolazione emotiva (respirazione, radicamento, centratura, impostazione posturale, gestione dei confini personali, attivazione delle risorse somatiche) con l’obiettivo di trovare la tua personale strategia.

Spesso questo passaggio si integra con la fase di elaborazioni degli eventi traumatici. I ricordi più profondi sono infatti registrati nel nostro corpo in forma di sensazioni, tensioni, tendenze a compiere determinati movimenti. Il corpo diventa quindi il canale preferenziale di elaborazione di questi episodi e della loro componente traumatica.

QUARTO: RELAZIONI E OBIETTIVI

Entriamo qui nella fase che spesso accompagna la chiusura dei percorsi terapeutici: quella in cui si utilizzano le risorse individuate e l’equilibrio raggiunto per realizzare progetti e rafforzare relazioni positive.

L’efficacia delle strategie individuate può essere testata solo nella vita di tutti i giorni, mentre ci incamminiamo per realizzare i nostri obiettivi e nell’interazione con gli altri. Questa sperimentazione sul campo ci permette di apportare le giuste modifiche affinchè quanto sperimentato nella stanza della psicoterapia possa diventare concretamente utile per il tuo benessere.

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